Corona in Zirconia Vs Ceramica tradizionale. Vantaggi e svantaggi secondo Piero Venezia (AIOP)
Sono molti oggi i materiali e le nuove sistematiche a disposizione degli odontoiatri per meglio soddisfare le esigenze cliniche dei propri pazienti. Ma è sufficiente essere “nuovo” per risultare meglio della tradizione? Quali sono le scelte che il clinico deve affrontare prima di prescrivere un dispositivo protesico e quanto influiscono le richieste del paziente?
Ne abbiamo parlato con Piero Venezia (nella foto) referente della Commissione Editoriale AIOP (composta da dott.ssa Cristina Bellucci, dott. Giacomo Fabbri, dott. Massimiliano Zaccaria, Odi. Giampietro Stefanini)chiedendo la sua opinione su due tipologie di dispositivo protesico: la corona in zirconia e quella in metallo ceramica.
Dott. Venezia, in caso di una corona quando preferisce prescriverne una in zirconia o una tradizionale metallo ceramica?
I parametri che devono essere considerati nella scelta di un materiale da restauro protesico sono relativi a: tipo di pilastro protesico (impianto o dente naturale), la condizione di salute del dente (corretto rapporto corona radice, condizione parodontale), posizione nello schema dentale e valenza estetica dell’elemento, condizioni funzionali del paziente e estensione del restauro (paziente parafunzionale, parzialmente edentulo, corone singole, restauri più estesi), preferenze dell’operatore. Questi e altri parametri condizionano il progetto protesico, la scelta della preparazione e quindi anche la scelta del materiale del restauro.
La tecnica della metallo ceramica è tuttora ampiamente diffusa, le procedure restaurative metal-free possono essere considerate ampiamente collaudate e affidabili, sia per i materiali mordenzabili, sia a cementazione adesiva, sia per la zirconia ceramica e la zirconia monolitica.
L’approccio metal free ci consente di procedere frequentemente con preparazioni più conservative rispettando la struttura dentaria residua ed al tempo stesso i tessuti parodontali. Nei settori posteriori, inoltre, questa procedura può essere associata ad una tecnica di fabbricazione di tipo monolitico, ovvero il manufatto è costituito da un unico materiale senza alcun tipo di ceramica da stratificazione. Questo,a fronte di importanti investimenti in nuove tecnologie da parte dell’odontotecnico ci permette di ridurre i tempi di produzione consentendoci di incrementare la resistenza meccanica dei restauri e quindi l’affidabilità nel lungo termine.
Quanto il fattore estetico può influenzare sulla scelta a discapito della funzione?
Da sempre l’obiettivo di ogni trattamento protesico è l’integrazione estetica, biologica e funzionale del restauro. Funzione ed estetica rappresentano quindi un binomio imprescindibile che non deve essere compromesso in alcun modo. Oggi il clinico ha a disposizione più materiali restaurativi con i quali finalizzare le proprie riabilitazioni in relazione alla specifica condizione clinica che si sta trattando. La corretta scelta del materiale restaurativo è un momento di cruciale importanza, dove clinico e tecnico devono trovare un perfetto bilanciamento tra estetica e funzione per ogni specifico caso.
Quali sono gli svantaggi di una corona in zirconia rispetto ad una tradizionale metallo ceramica?
In termini sia estetici che funzionali una corona in zirconia non presenta alcun limite rispetto una corona in metallo ceramica tradizionale.
La differenza sostanziale che c’è tra i due diversi approcci è che la ceramica su metallo vanta un background scientifico molto importante ed essendo utilizzata da oltre trenta anni conosciamo perfettamente il suo comportamento clinico e tecnico anche con lungo follow-up. La zirconia, invece, è un materiale nuovo validato da numerosi studi sia in vitro che clinici che però non raggiungono gli stessi numeri che abbiamo con la metallo ceramica sia in termine di numero di casi trattati che di follow-up d’osservazione. Tuttavia dai dati in vitro e dagli studi clinici che ad oggi abbiamo a disposizione, possiamo ritenere queste tematiche non così rilevanti da poter limitare l’utilizzo della zirconia nella pratica clinica quotidiana. Le cose cambiano quando si prendono in considerazione riabilitazioni più complesse come ponti estesi dove l’utilizzo di framework in metallo rappresenta ancora oggi il golden standard di riferimento.
E quali sono gli svantaggi di una metallo ceramica rispetto alla zirconia?
Dal punto di vista clinico e tecnico la metallo ceramica richiede una preparazione ritentiva ed uno spazio per la stratificazione dei materiali generalmente maggiore rispetto a quello per le tecniche metal free, il che comporta una preparazione più aggressiva.
Viceversa i vantaggi legati all’utilizzo della zirconia rispetto alla metallo ceramica sono molteplici derivanti anche dal fatto che essendo un materiale “bianco” e quindi di per se estetico non necessita di essere mascherato nel cavo orale offrendoci la possibilità di preparare meno gli elementi dentari interessati poiché gli spessori necessari per i restauri sono inferiori. Questo diventa particolarmente significativo nel trattamento dei settori posteriori dove normalmente si può procedere con soluzioni monolitiche che, peraltro, permettono di non incorrere nella complicanza del chipping della ceramica di rivestimento. Inoltre la possibilità di non dover “nascondere” i margini del nostro restauro ci consente di preservare l’integrità e la salute dei tessuti parodontali.
Norberto Maccagno